Rullo di tamburi? squillo di trombe? Thefinger (finalmente) esce con un cd ufficiale frutto dell'interesse dei tipi della Snowdonia!!! Il lavoro in questione pesca dieci brani dai due precedenti lavori del Nostro ("Everyday was summer"del 2000 e "There and back again”del 2002) ed aggiunge anche quattro nuovissime canzoni ("Rollercoaster""Blue and blue”, "Circles”, "Old Dead Flowers”) che comunque rimangono sostanzialmente fedeli alla linea sonora fin qui proposta: un country-folk-rock che miscela ballate acustiche ed elettriche, psichedelia, blues e pop. Un calderone di suoni che non stanca mai e che di ascolto in ascolto trova sempre una nuova piccola sfumatura pronta a stupirci.

E alla fine ce l'abbiamo fatta! Un tuo disco prodotto da un'etichetta! Raccontaci com'è andata!

Beh, sicuramente nella maniera più inaspettata, visto che dopo aver mandato demo per almeno tre anni a etichette sparse in tutta Italia ed anche all'estero, con il risultato piuttosto deprimente di non essere arrivato a nulla di concreto, una sera ricevo una mail da Cinzia La Fauci (Snowdonia) che mi chiede "di sua iniziativa?!?"di ascoltare i miei lavori, incuriosita da quello che aveva letto sulla stampa specializzata e sul web. Ricevuto il materiale, è rimasta molto colpita dalle canzoni, e così le cose hanno cominciato a prendere forma, fino ad arrivare all'uscita del disco.

Ascoltando i tuoi lavori l'impressione è spesso quella di trovarsi di fronte ad un artista "fuori dal tempo”, legato ad un certo tipo di suono che è abbastanza distante da quelli che oggi vanno per la maggiore (bada bene non è assolutamente una critica, anzi?). Cosa pensi dell'attuale panorama musicale italiano? Ti senti parte di una scena o più una "mosca bianca”?

Fuori dal tempo un po' mi sento, ma mi sembra di essere comunque in buona compagnia, suono la musica che ascolto e ascolto la musica che suono, e quando nel lettore anzichè mettere thefinger, ci infilo Minus 5, Wilco, Will Oldham o Mark Linkous, che in fondo sono miei coetanei, mi sento bene so che c'è qualcuno col quale condividere emozioni con un linguaggio simile. E comunque tornando al discorso del passato, penso non ci sia nulla di meglio che farsi raccontare le favole dai nonni, e i miei sono tanti: nonno Cash, nonno Dylan, nonno Crosby... Raccontano delle favole bellissime e non mi stanco mai di ascoltarle.
Non ascolto molta musica italiana invece, anche se qualcosa l'ho apprezzata molto, la scuderia Homesleep e forse quella alla quale ho dedicato più attenzione e alcuni dei loro gruppi mi sono piaciuti molto, un'altra etichetta che seguo con interesse e che secondo me sta creando un qualcosa che assomiglia a una scena della quale io potrei far parte è la "Under my bed"di Milano.

Nel CD ci sono dieci brani dai precedenti lavori e quattro completamente nuovi. Sembra comunque che il tuo approccio alla forma canzone sia rimasto pressoché lo stesso del passato. Pensi che ora cambierà qualcosa o rimarrai fedele a questo stilema compositivo? E comunque, anche a giudicare dalla foto all'interno del booklet, sembra che il metodo one-man-band in quattro metri quadri sia sempre con noi!

Il disco appena uscito per Snowdonia è frutto di almeno cinque anni di registrazioni, ed è costituito per la maggior parte da brani che, seppure rimixati a nuovo, erano già presenti nei miei due lavori autoprodotti, e di conseguenza il tutto non si discosta molto da quel che si era già sentito.
Per il futuro invece qualche novità ci sarà, non sul metodo di registrazione (la tanto citata cameretta non si cambia) ma rispetto al fatto che il nuovo progetto che ha preso forma la scorsa estate, mi coinvolge con un altro musicista (nonchè compositore, nonchè cantante), cosa che ha permesso di mischiare un po' le carte e creare questo gruppo, detto "The last chance motel”.
Il disco è praticamente finito, lo si potrebbe definire un "concept" album ambientato nel Far West.
Ne siamo molto soddisfatti, adesso vedremo chi avrà il coraggio di pubblicarlo.

Sei soddisfatto di questo primo lavoro o c'è qualcosa che ti piacerebbe cambiare?


È passato così tanto tempo da quando ho consegnato il master di Sugar Plum Fairy a Snowdonia, a quando è stato pubblicato (circa due anni) che non ti nascondo che non ero più entusiasta dei miei pezzi, alcuni erano stati pubblicati, seppur su autoproduzioni, più di quattro anni fa, e così mi suonavano scontati, correggibili e comunque distanti da ciò che sto suonando ora; l'altro mio grosso dubbio era che nell'insieme il disco non fosse omogeneo. Riascoltato adesso lo paragonerai a una di quelle vecchie foto che riguardi con orgoglio. A quando un disco con tutte composizioni nuove. Thefinger si prenderà una pausa, perché adesso suona in una band, The Last Chance Motel.

Grazie e in bocca al lupo per questa nuova importantissima fase della tua carriera!

(a.p.)