Dopo i beefheartismi da dopobomba dei primi due album i messinesi Maisie avevano pubblicato un disco strano e affascinante come "Music Is A Fish Defrosted With A Hair-Dryer", dove la teatralità interpretativa di Falter Bramnk scandiva con tutti i crismi di un cerimoniale irreale l'inizio di un viaggio nel mondo di un pop impossibile. Questo nuovo "Bacharach For President, Bruno Maderna Superstar!", con la ritrovata voce di Cinzia La Fauci (spesso a duettare con Bramnk, Paolo Messere, Manfred) e i contributi di musicisti come Roy Paci e Vittorio De Marin, illumina le profondità più buie di quel viaggio. E non confidate in un titolo programmatico perché la musica contenuta in questo disco sfugge a ogni definizione. Quando l'iniziale Listen, It's Obsessive, dove Cinzia canta come una Siouxsie fluorescente, e gli struggimenti alla David Lynch (che non a caso è un altro viaggiatore dell'impossibile) di Flight Song #7 sembrano assicurare un assetto tenebroso, ecco che gli stranianti toni da karaoke giapponese di Ambra And Her Fans ci tolgono con violenza dal gioco delle aspettative. E sarà cosi per tutto il disco, che rimbalza come un flipper tra umori discordanti e colori stridenti. È la visione snowdoniana, sobriamente eccessiva, esploratrice del rigore del cattivo gusto, a materializzarsi mentre fantasmi di musiche dell'est rubano la scena a temi che potrebbero essere estrapolati da qualche colonna sonora di cartoon (Easy Tune For Simon Jeffes), o le propaggini più oscure della new-wave si rianimano come un corpo-zombie caracollando minacciose (Division 6 e Vigo Oh Oh, apici horror del disco). Due pezzi come Post Modern? e Post Modern! cortocircuitano intossicazione da TV e canzone d'autore post-minimalista, mentre Candies affresca, con un melodiare contagioso tra l'Oriente e il pop UK degli '80, la poetica dei Maisie: "le mie mani scartano caramelle e le mie dita diventano appiccicose: nuovi sapori, nuovi odori che non esistono in natura" dice pressappoco il testo tradotto in italiano. È questa nostalgia dell'inorganico a illuminare il viaggio dei Maisie, interrotto bruscamente dalle staffilate porno-noir di William Lustig. Un viaggio alla ricerca di un pop impossibile, cercando di rimuovere quello che è il concetto di fondo: l'impossibilità del pop oggi. Lotta torbida tra coscienza e innocenza, come nell'esistenza di Gesù Bambino. (8)

Christian Zingales