Gli Stooges vengono coverizzati da band nostrani e non, emergenti o già emersi, con questa compilation curata da Cinzia La Fauci e Alberto Scotti, ovvero i Maisie, che mettono in mostra la natura anarchica e disordinata del prodotto Snowdonia. Prima di tutto questo cd non lo trovate nei negozi, ma lo potete trovare solamente contattando Snowdonia; la cura della grafica è affidata autoritariamente a Cinzia La Fauci, già impostasi sul lavoro dei Transgender; la scelta delle band è sicuramente singolare e non poco distante dai miei ascolti.

19 gruppi girano attorno a 8 songs degli Stooges snaturandole, ridandogli una vita iraconda e disturbata. L'elemento di disturbo elettronico è spesso presente partendo dalla prima traccia 1969 degli Etoile Filante, una versione che sente influenze di Primal Scream, si prosegue con il minimalismo rumorista di Tim Perkis (We will fall), fino alle schegge jungle prima con Frank Chickens (No not right) poi con la seguente versione di Little Doll dei Crowded Air.

L'elettronica si fa rumorosa e sperimentale negli scontri con gli strumenti e voci (Allun, Mutable, Massey Fergusson Ensemble) si rende elegante con Bokassa/Zinoff/Zagni. È presente ovviamente anche l'elemento più affine all'origine degli Stooges, il rock. Se ne intravede qualcosa nella confusionaria versione di I wanna be your dog di Taniguchi "Maruta" Masaaki, nella psyco-morfinica Ann di Jonathan LaMaster e Roger Miller, nella bella prova sonora degli Oxbow che ripropongono 1969, nei God is my co-pylot che si reinventano una versione low-fi di No fun, nella curiosa versione ancora di 1969 di Solex, nella più simile rozza cover di 1969 suonata dai Culo Negro e nella Ann dei Pornography. Situazioni musicali diverse nel low fi di Dean Roberts, in ogni modo sempre in linea con la filosofia disordinata di questa compilation della Snowdonia, un'etichetta indipendente dai gusti particolari.

Zurdano