Solo la Snowdonia poteva dar voce al duo nippo-casertano dei Tottemo Godzilla Riders ed alle sue sbalorditive invenzioni in stile home-recording. Un album dove vengono presentati tre progetti riconducibili ad un'unica idea comune, ma la cui partenza è affidata a Nicola Mazzocca e Tae Tokui, intestatari del disco nonché straordinari inventori di melodie rette sul filo della dolcissima voce della giapponese e delle luccicanti musiche del suo compagno. Brani spesso semplici - all'apparenza più vicini alle nenie popolari che alla musica bislacca dei colleghi di etichetta - e dotati di una sorprendente capacità di imprimersi nella memoria dell'ascoltatore. Si rimane spiazzati da un'attitudine così sincera nel proporsi al pubblico, ma anche affascinati dall'uso del giapponese (quanta contaminazione ci sarà nel loro linguaggio?) e perfino dai miagolii e pigolii nella penombra creata da 'Più'. Una fiaba moderna che si distende lungo otto tracce per poi far spazio ai piccoli acquerelli realizzati con tastiere e chitarra dal solo Mazzocca (sotto le mentite spoglie del moniker Soundish). La mancanza del cantato si fa sentire ed i brani perdono un pò di smalto pur riservando momenti interessanti, come nella leggera e disinvolta Harmony Concepts. Al compositore casertano, infine, si affiancano Di Gennaro, Fuso e Diglio, realizzando melodie dagli accostamenti più fantasiosi. I Klippa Kloppa si mostrano estrosi in Concrete Spell, preparano sbilenche riflessioni poetiche in Ana What About The Dog?, si dilettano con le prese in giro elettroniche di Sweet Girl e accecano con le lucentezze spietatamente pop di Yellow Train. Un disco che allieta il cuore.

Michele Casella