Debutto ufficiale per i romani Masoko. Dal '99 ad oggi tantissimi concerti e varie autoproduzioni promettenti, tra cui l'ottimo “Notanga”. I quattro guardano alla wave nervosa (quando non proprio schizoide) di Talking Heads (dai quali mutuano anche l'attitudine “arty” poco seriosa e mai troppo snob) Gang of four, Polyrock, Sound, ma anche -in tempi recenti- Art Brut (cui i nostri hanno avuto l'onere di fare da opening act). Un immaginario sintetizzato dal casermone in copertina da cui sbucano Donna Summer e Britney Spears versione zombie: storielle suburbane raccontate per assurdità nonsense; discoteche, storie brevi, l'ennesimo stupido party, “un porno da finire e un altro da iniziare”, etc. Nel lotto: “Cool”, “Alfonso”, (canzoncina punk su un transessuale) “Comfort” (la cosa più vicina a un hit single che abbiano mai fatto) e una vecchia chicca,“Prima colazione” tirata a lucido (intro praticamente Strokes). Riffs di chitarra tesi ed essenziali rincorrono le geometrie di una formidabile sezione ritmica frullando discodance, funky danzereccio, pop anni '80 (colto e nazionalpopolare). Simone è una scheggia e picchia sui tamburi con stile fantasioso ed energico, trovando un partner perfetto nel basso dinamico ed incessante della bella Ivana , Davide è nevrotico e sprezzante, e Alessandro si conferma come uno dei nostri chitarristi più inventivi, senza strafare mai. Spruzzate di elettronica vintage e attitudine punkeggiante che esplode nei trascinanti live in giacche e cravattine. Da non perdere il 31 marzo allo Zenzero di Bari e/o il 1 aprile all'Istanbul di Squinzano.

Antonio Olivieri