Snowdonia Records, dieci anni d'attività (1997-2007), dieci anni di passione. L'amore che convive con l'esagerata pignoleria della perfezione, vivere per la musica elargendo le proprie concezioni che poi si districano e si distaccano dai canoni obsoleti che sostengono la scena artistica italiana. L'abilità e lo stile di Cinzia La Fauci ed Alberto Scotti. Ad un anno di distanza (le ultime uscite discografiche firmate Snowdonia Records risalgono ai primi mesi del 2006) riecco, tra le mille disfunzioni (regolari) che inceppano i delicati ingranaggi dell'indie-rock italiano, la nuova produzione, il nuovo nome, la nuova scommessa.

Direttamente da Brescia (e Londra) l'esordio di Jet Set Roger, “La Vita Sociale”, dodici brani, 45 minuti. Il pop italiano, il glam-rock britannico nel look, nelle note di un piano, nella batteria di Simone Gelmini, il David Bowie di “Pin Ups” nel personaggio di Roger (leader del quartetto nonché voce, tastiera e piano), l'ironia nei testi (“…playboy, resta un po' se puoi e dicci come vanno le conquiste.”), l'immagine del musicista introverso, l'uomo che si esclude dalla società, che si estranea dalla società (“..la vita sociale non fa per me…”, “Certe volte non sopporto nessuno: se non scappo via, ammazzo qualcuno…”). “La Vita Sociale” è il pop, è l'Italia che canta un giovane Ivan Cattaneo, l'Italia che trasgredisce, l'Italia transessuale, l'Italia spregiudicata. “La Vita Sociale”, un pianoforte sempre presente, Andy (Bluvertigo) e il suo sax in “Canzoni tristi”, qualche starnazzo punk nella title-track, “Stupido romantico”, “Il tossico e il commesso” e “Un'altra scusa”. “La Vita Sociale”, la leggerezza in “La madre di Rachele” (“…un tipo eccentrico…”), la leggerezza nei ritornelli.

Jet Set Roger, il glam-rock, una fredda Inghilterra nella testa, il pop, l'Italia nel cuore. Jet Set Roger, una giacca maculata, una maglietta rossa, una serie di concerti al fianco di Bluvertigo, Afterhours, Baustelle e Morgan. Un tossico ed un commesso, il playboy (il gigolo sentimentale), una giovane madre, il bar del quartiere, il re della notte, “La Vita Sociale”, il mondo di Jet Set Roger. (8,5/10)

Francesco Diodati