Quelle pose da burattino-burattinaio alla Camerini, con alcuni accenni di vintage-boogie (Stupido romantico, Un'altra scusa), quella “wave” (Il Tossico e il Commesso, che vince il premio alla prima canzone che ha inserito nel testo la frase “I capelli alla Valderrama”) che ancora non ha iniziato il riflusso, quelle piccole pretese di sofisticazione che ha a volte il pop.

Canzoni tristi (a cui partecipa Andy dei Bluvertigo, che sarà felice dell'epiteto di cui non si riesce a liberare, né noi lo faremo) eppure scanzonate, sorelle di quelle dei Baustelle. Una voce tra Bianconi e Tricarico. Il bresciano-londinese che sta dietro a queste definizioni facilone è Jet Set Roger, autore di La vita sociale, una delle due uscite con cui la Snowdonia inizia a festeggiare i dieci anni di attività.

Ma al di là delle frasi descrittive, come siamo messi a resa? Abbastanza bene; un merito e un obiettivo raggiunto, su tutti, è che difficilmente si lascia che la banalità si intrufoli in questi pezzi pop; il che è cosa non facile da ottenere, per un nugolo di melodie che si aspettano di risultare orecchiabili (Il bar dei miei sogni). Una promozione, la nostra, che risente della serenità (non agrodolce, ma vagamente surreale) che lascia l'ascolto dei racconti della Vita sociale di quest'uomo, a suo dire per nulla disinvolta. Razzolerà male, ma predica bene.

Gaspare Caliri