Sembrava che i Maisie si fossero concessi un letargo di quattro anni, invece dalla pubblicazione di Morte a 33 giri (Snowdonia, 2005) non si sono fermati un attimo impegnandosi a realizzare questo Balera Metropolitana, doppio cd, quarantaquattro canzoni col resto di qualcuna (messa da parte per un altro album già in cantiere), due ore e mezza abbondanti di idee, ideuzze e colpi di genio all'insegna della svampita impertinenza che ben conosciamo, obbedendo spesso alla promessa danzereccia del titolo.
Potremmo vederlo come un collage fatto di ritagli di riviste scandalistiche, misere cronache del quotidiano ed epica da coatti all'ultimo stadio, innocenti perversioni intercettate dal parrucchiere del quartierino, stralci di dramma socioesistenziale ad altezza d'uomo e rigurgiti di poesia allibita, scazzi meditativi sui massimi (L'amore in città, Hanno ammazzato un bambino, La centrale nucleare) e minimi sistemi (W le aliene!, l'esilarante Quando morì Cristicchi) avendo cura di confondere i confini degli uni e degli altri con lieve agghiacciante disinvoltura, roba che neanche al mauriziocostanzoshow.
Ne esce un carosello di subcultura indomita che pulsa di vita a passo yeh yeh e pop wave, italo disco e liscio funky, grind e gospel, house e lounge, in un'alternanza spuria che ti ubriaca, ti sbalestra, beffardamente t'inquieta. Partecipano una pletora di ospiti imprevedibili e illustri come la polistrumentista statunitense Amy Denio (anche cantante come nella stupenda Si Sveglia), Mario Castelnuovo (per una toccante versione di n.79 – ISTITUTO MARINO), Flavio Giurato (che scrive e interpreta una trepida Ivana e Gabriella) più membri di El-Ghor, Aidoru, Egokid, e via discorrendo. Ha tutta l'aria di un'opera definitiva per i Maisie. Il loro Blonde on Blonde. Quel che si dice un capolavoro. (8.1/10)

Stefano Solventi