Questo disco è uscito a inizio 2010, molto di più è passato da Masturbati del 1978 e si era ancora in casa Cramps. Di tutto quel mondo molto si è perso, molto è stato metabolizzato e fa piacere pensare (sperando che sia vero) che si sia impresso nel cuore e nelle anime di chi oggi magari di musica non ascolta più nulla. Ai tempi c'erano Claudio Rocchi o Lucio Fabbri a sostenere Masturbati e i dischi di Alfredo Cohen e Ivan Cattaneo, rappresentativi  - come quello di Andrea - del proprio essere omosessuali, senza vittimismo o patetismo, e di una cifra musicale naif, ma molto personale e pungente. Siamo Nati Vegetali non fa sconti e mette insieme una serie di istantanee da anima dilaniata adagiate in letti di elettronica molto vicina ad un revisionismo di quanto professato tempo addietro dal primo Battiato e dai dischi del duo Battisti/Panella. Ed è davvero come se Andrea non si fosse mai fermato e risentirlo ancora qui, sentire ancora una voce che semplicemente racconta la realtà e la rende poesia come fosse andare a prendere un caffè al bar, è importante e fa bene al cuore. È trascorso un anno, ma la forza di Siamo Nati Vegetali è ancora lì, pronta ad affiancarsi alla vostra.

Giampaolo Cristofaro