Il corriere della sera

Il loro primo album l'hanno chiamato “Bubù7te”. “Perché noi saremo una bella sorpresa”, sottolinea Davide De Leonardis, cantante dei Masoko, band romana ironica e per niente allineata al rock italiano (“Non ci piace, ci vengono in mente gli ultimi Litfiba che ci fanno inorridire”). Domani suoneranno al Circolo degli Artisti, il 27 apriranno il concerto dei Babyshambles, la band di Pete Doherty, il piccolo genio drogato del rock. Sulla copertina del cd hanno messo un'irriconoscibile Britney Spears truccata da zombie, sul disco un altro morto vivente: Tiziano Ferro. “E' una scelta della nostra casa discografica, la Snowdonia: sono due esponenti del pop italiano e internazionale. E noi facciamo pop, “nervous pop”. Non lasciatevi fuorviare però, i Masoko (che hanno rubato il nome a una canzone dei Police) strizzano l'occhio agli anni '80 e alla new wave. Nella formazione anche Alessandro La Padula alla chitarra, Simone Ciarocchi alla batteria e Ivana Calò al basso. Sono nati nel '99, hanno vinto le selezioni di Arezzo Wave Festival e si sono esibiti all'Heneiken Jamming Festival Contest. “Siamo saliti sul palco, come tante altre band, per intrattenere il pubblico che aspettava Vasco Rossi. A differenza degli altri gruppi, non abbiamo ricevuto fischi ma applausi”. Hanno aperto i concerti, fra gli altri, dei Kaiser Chiefs, Xiu Xiu, Bugo, Max Gazzè, La Crus. Sono al loro primo album, però non chiamateli emergenti. “Che vuol dire? Emergiamo dall'acqua, dalla terra? Preferisco underground è un termine più moderno. Anzi, meglio indie, indipendente”.

Sandra Cesarale